Nella sua struttura di base è il progetto antecedente l'Isoscooter, anche se il design non è definibile come Iso, infatti fu comprato su licenza dalle Officine Giesse di Milano. Presentava motore a due tempi di 65 cc di piccola potenza. Comprensibile lo scarso successo malgrado lo slogan "Furetto...lo scooter perfetto". La leggenda racconta che il Comm. Rivolta diede l'ordine di seppellire i pochi esemplari rimasti in fabbrica nelle fondamenta di una nuova palazzina per uffici mai costruita: la decisione scaturì dalla deludente prova offerta dallo scooter nel territorio di Lecco in una sfida con un pari 65cc di altra casa.